venerdì 15 gennaio 2016

DIETA VEGETARIANA, VEGANA, CRUDISTA



DIETA VEGETARIANA, VEGANA, CRUDISTA
In cosa consistono e quali sono le differenze?

Vegetarianesimo e’ la pratica di astenersi dal consumo di carne, in generale questo include carne rossa, pollame, pesce e crostacei e derivati da queste come gelatine alimentari, grassi animali aggiunti al pane e ad altri prodotti alimentari.
Ci sono tuttavia molte varianti di questa dieta, molti non consumano carne ma consumano prodotti di derivazione animale come uova, latte o miele, altri si astengono solamente dalla carne ma consumano pesce e ugualmente considerano il proprio regime alimentare come vegetariano.
Alcuni si astengono dal formaggio fermentato con il caglio in quanto questo e’ derivato dallo stomaco dei bovini.
La dieta vegetariana puo’ essere adottata per diverse ragioni: etica, come forma di rispetto per tutte le forme di vita senzienti, e i diritti degli animali, per motivi religiosi; alcune caste secondo la religione Induista sono invitate ad astenersi dal consumo di carne. Altri adottano una dieta vegetariana per ragioni economiche poiche’ ritengono che una dieta basata sul consumo di carne non sia sostenibile dal punto di vista ambientale, oppure per motivi di salute in quanto i piu’ recenti studi scientifici hanno evidenziato che l’eccessivo consumo di carne e proteine animali in generale sarebbe responsabile per l’aumento nella diffusione di molte patologie, dal cancro alle malattie cardiovascolari, dal diabete all’obesita’.

La dieta Vegana si astiene da tutti i prodotti animali inclusi derivati come latte, miele, uova, formaggio e spesso anche dall’uso del cuoio e della seta per indumenti e accessori, l’uso della cera d’ api o del grasso animale nei prodotti per pulizia.
Sempre piu’ spesso la complessita’ dei prodotti alimentari elaborati dall’industria spinge la stessa a testare e garantire i propri prodotti come adatti a questi tipi di dieta o meno.

Il Crudismo e’ un regime alimentare che combina la dieta vegana  con il crudismo e cioe’ esclude il cibo cucinato a temperature superiori a 42 gradi centigradi in quanto la cottura distruggerebbe il complesso equilibrio dei micronutrienti presenti nel cibo al suo stato naturale e in alcuni casi il calore della cottura sarebbe responsabile della degradazione per ossidazione dei grassi e della produzione di principi chimici nocivi derivati dalla reazione chimica dei grassi con le proteine e i carboidrati.
La dieta crudista ammette frutta e verdure crude, noci, grani e legumi germinati, semi e oli di origine vegetale derivati senza l’applicazione di calore o reagenti chimici, erbe, funghi e alghe. Ammette prodotti essiccati naturalmente o a bassa temperatura e disidratati a basse temperature, pratica la “cottura passiva” marinando i cibi in succo di limone o aceto per ammorbidire le fibre alimentari e assicurare la distruzione dei batteri patogeni.
Il crudismo ammette anche la fermentazione dei cibi e la surgelazione, ma non la pastorizzazione, per cui preferisce succhi e frullati fatti in casa, derivati da frutta e verdure fresche e non pastorizzati.

I tre regime alimentari illustrati qui sopra sono accumunati dal fatto di non essere “diete” in senso stretto, cioe’ non vengono adottate per un periodo limitato di tempo allo scopo di perdere peso, ma sono regimi alimentari, scelti consciamente per ragioni etiche, morali, di salute, per ragioni economiche o legate alla salvaguardia dell’ambiente o ancora per motivi religiosi come illustrato sopra.

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